Ciao a tutti, Sono in parte d’accordo con Ettore, non molto sulla parte Kolla ;) perché quello introduce la conoscenza di docker ecc.. e per fare il debug, troubleshooting e’ una cosa da mettere sul piatto di quando si parla di OpenStack. Il punto principale e’ 1) cosa deve fare il tuo OpenStack 2) quali sono i servizi che vorresti avere da OpenStack 3) necessiti supporto da OpenStack oppure farai tutto da solo (in altre parole se c’e’ bisogno di supporto, considera Red Hat, poi altri tipo SUSE, ecc) 4) che tipo di hardware userai 5) necessiti di HA Lista continua ecc……… Giusto per dare un idea di come potrebbe essere l’idea di come integrare OpenStack nel tuo lavoro. Ciao Remo
On Jun 17, 2019, at 12:58 AM, Ettore Simone <ettore.simone@gmail.com> wrote:
Ciao Francesco,
Se vuoi testare OpenStack senza troppi mal di testa il mio spassionato consiglio è di utilizzare un meccanismo di deployment meno complesso di PackStack o DevStack. Tra i più semplici ed efficaci trovi Kolla e Kolla-Ansible (il cui obiettivo è il deployment di OpenStack “production ready”). Il tutto di basa su container al cui interno girano “funzioni” di OpenStack, il tutto orchestrato tramite Ansible[1]. La versione “all-in-one” è anch'essa molto efficace se vuoi testare il tutto in ambienti isolati e contenuti. Troverai molti how to e video sul deployment di OpenStack tramite Kolla (e.g. [2]). Se containers e Ansible non ti dispiacciono potresti rimanere piacevolmente sorpreso dalla versatilità di questo approccio.
Sicuramente OpenStack ha una curva di apprendimento più lunga di prodotti il cui scopo finale è la virtualizzazione. OpenStack è un’ottima base di partenza per l’infrastructure as code e chi vuole erogare a servizi le componenti del proprio datacenter.
Cordialmente, Ettore
[1] https://docs.openstack.org/project-deploy-guide/kolla-ansible/latest/quickst... <https://docs.openstack.org/project-deploy-guide/kolla-ansible/latest/quickstart.html> [2] https://elatov.github.io/2018/01/openstack-ansible-and-kolla-on-ubuntu-1604/ <https://elatov.github.io/2018/01/openstack-ansible-and-kolla-on-ubuntu-1604/>
On 17 Jun 2019, at 09:40, Gabriele Santomaggio <g.santomaggio@gmail.com <mailto:g.santomaggio@gmail.com>> wrote:
Francesco, Anche seti sembrerà strano, non sono la persona più adeguata a rispondere alle tue domande/perpressiltà. Io lavoro main-stream sulla parte middleware di OpenStack ( contesto abbastanza isoltato), e lavoro più con RedHat che con SUSE :)) il resto lo conosco poco. Sono sicuro che Remo lo conosce meglio di me.
Penso che la risposta sia "dipende" da quello che vai cercando, abbiamo clienti piuttosto soddisfatti di OpenStack.
- Gabriele Santomaggio OpenStack Developer @SUSE
Il giorno sab 15 giu 2019 alle ore 17:12 Remo Mattei <remo@italy1.com <mailto:remo@italy1.com>> ha scritto: Francesco se vuoi facciamo un zoom meeting e ti spiego anche per capire cosa vuoi da OpenStack. Il problema di fqdn e perché la macchina non aveva le info su /etc/hosts non c’era bisogno di modificare nova.conf basta che aggiungevi l’ip con come
Remo
Il giorno 15 giu 2019, alle ore 07:08, Francesco Piraneo G. <mailings@piraneo-canepa.ch <mailto:mailings@piraneo-canepa.ch>> ha scritto:
Ciao Gabriele,
grazie per il tuo interessamento!
Ieri sera, con la pazienza del buon Remo Mattei (che per primo mi ha risposto), sono riuscito a risolvere la cosa: Il problema era che packstack non ha installato il nova-computing durante il primo run; ho dovuto quindi rilanciarlo per fargli installare anche quest'ultimo servizio e finalmente le istanze venivano installate correttamente.
In seconda battuta ho trovato un problema col VNC: Da browser lo schermo della VM non veniva aperto e quindi non avevi accesso alla console; il problema risiedeva nel parametro vncserver_proxyclient_address che era stato impostato sul FQDN della macchina; impostato sull'IP dell'host, anche VNC ha ripreso a lavorare.
Visto che l'istanza con cirros lavorava correttamente ho provato a lanciare un'istanza con CentOS (scaricata dal loro sito, immagine qcow): E anche li ho avuto problemi... per ora ho sospeso ma mi riprometto di tornarci attorno.
Mi piacerebbe però intavolare un discorso, scevro da ogni polemica - si intende! - su OpenStack in generale. Riporto la parte finale della mail che ho scritto a Remo con lo scopo di contestualizzare tutto questo mio lavoro su OpenStack; visto che ho il piacere di parlare con un "OpenStack Developer @SUSE", chi meglio di te! :-)
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Tutto questo gioco di installare openstack su una macchina di prova tramite packstack ora e devstack prima, è per valutarne la semplicità di gestione e l'affidabilità delle distribuzioni, packstack in particolare.
Nei prossimi mesi è mia intenzione lanciare un servizio e openstack era un candidato su cui basare l'infrastruttura (l'altro candidato è Proxmox).
Ho chiesto pareri su openstack anche sul gruppo Facebook "Veteran unix admins" e Openstack non ne è uscito bene: Persone con sicuramente un'esperienza più significativa della mia lo descrivono come un prodotto scoordinato, pieno di incongruenze, mal documentato: Una delle persone che ha partecipato al thread dice che per capirci qualcosa spesso bisogna andare negli script e leggerli, giusto per sapere come vanno veramente le cose.
Peccato.
Il prodotto mi affascinava; inoltre per mia filosofia (e filosofia del servizio che voglio lanciare) tutto deve essere open source quindi niente vmware o sangfor...
L'altra soluzione che stavo valutando (Proxmox) si installa in cinque minuti (!!!) e da li sei operativo! Peccato che interloquendo col team (Proxmox di Vienna) sembrano più interessati a porre paletti sulle competenze (forniamo supporto enterprise su proxmox ma non su ceph - anche se integriamo ceph in proxmox) che ad aiutare in caso di bisogno; questo NON È UN APPROCCIO vincente verso la clientela.
Spero di sbagliarmi su openstack: nei prossimi giorni chiederò una demo a redhat Italia anche perché ho chiesto loro aiuto su due temi: il primo è formazione ed il secondo è supporto.
Formazione per me è la parola magica: vorrei che i miei sistemisti partecipassero una volta l'anno a formazione presso redhat per aggiornamento: Devono saper palleggiare bene il prodotto; su questo tema (gestito da Fastlane) ho avuto pronte risposte. Sul tema supporto, redhat professional services ancora langue... e sono passate due settimane dalla mia richiesta. Se è questa la velocità con cui servono i clienti... siamo a posto!
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Ecco... a voi il microfono... e grazie ancora!
Francesco
Il 15.06.19 15:12, Gabriele Santomaggio ha scritto:
Ciao Francesco, Facci sapere se hai risolto,comunque questo errore può dipendere da vari fattori.
l’errore che vedi è un errore lanciato da oslo.messaging [1], quindi io una controllatina a RabbitMQ la darei
es: sudo rabbitmqctl status e anche sudo rabbitmqctl list_vhosts
Ciao - Gabriele Santomaggio OpenStack Developer @SUSE
1-https://github.com/openstack/oslo.messaging/blob/master/oslo_messaging/_driv... <https://github.com/openstack/oslo.messaging/blob/master/oslo_messaging/_drivers/amqpdriver.py#L635>
_______________________________________________ Openstack-it mailing list Openstack-it@lists.openstack.org <mailto:Openstack-it@lists.openstack.org> http://lists.openstack.org/cgi-bin/mailman/listinfo/openstack-it <http://lists.openstack.org/cgi-bin/mailman/listinfo/openstack-it>
Openstack-it mailing list Openstack-it@lists.openstack.org <mailto:Openstack-it@lists.openstack.org> http://lists.openstack.org/cgi-bin/mailman/listinfo/openstack-it <http://lists.openstack.org/cgi-bin/mailman/listinfo/openstack-it>
-- Gabriele Santomaggio _______________________________________________ Openstack-it mailing list Openstack-it@lists.openstack.org <mailto:Openstack-it@lists.openstack.org> http://lists.openstack.org/cgi-bin/mailman/listinfo/openstack-it